CASE STUDY
Packaging a base di funghi? Scopriamo il concetto di Supply Chain sostenibile di IKEA
IKEA ha diminuito il proprio impiego di packaging del 50% negli ultimi anni, e continua il suo percorso verso un packaging sempre più sostenibile esplorando nuovi materiali a base vegetale.
Il gigante svedese ha ottimizzato il proprio packaging continuamente nel corso degli anni ed i risultati si vedono. Come riportato nel 2015, il loro packaging ha portato a un risparmio di 1,2 milioni di euro grazie ad una serie di ottimizzazioni. Oggi, l'azienda ha intrapreso il percorso della sostenibilità sostituendo la plastica con una serie di alternative a base vegetale, ed ottimizzando le loro soluzioni di packaging in cartone. Ciò ha ha permesso che IKEA sia tutt'ora il punto di riferimento per tutte le aziende e-commerce ed al dettaglio al mondo.
Obiettivi:
Materiali innovativi
Ottimizzazione dei costi di packaging
Focus sulla sostenibilità
Supply chain di packaging globale
Risultati:
Packaging a base vegetale per rimuovere la plastica dalla supply chain
90% di riduzione delle emissioni di carbonio raggiunto con l'ottimizzazione del packaging
Packaging a base di fibre ed a base vegetale per le diverse necessità dei clienti
La sfida della Supply Chain del packaging di IKEA
La sfida della Supply Chain globale del packaging di IKEA
La catena di articoli per l’arredamento e di mobili ha più di 433 negozi in tutto il mondo, ed i suoi piccoli ‘concept store’ attireranno nuovi tipi di clienti. Di conseguenza, IKEA deve gestire una supply chain di packaging davvero complessa.
Per quanto riguarda la gamma di prodotti, i negozi IKEA includono migliaia di articoli, ognuno di forma diversa e quindi con necessità diverse in termini di packaging. Se poi aggiungiamo i costi di manutenzione alti per i loro enormi magazzini, oltre al bisogno di economie di diversificazione per le varie soluzioni di packaging, comprendiamo che gestire il tutto è davvero una gran bella sfida.
In questa supply chain stratificata, anche il più piccolo cambiamento può portare dei risultati significativi. Con più di 12.000 prodotti, i vari depositi ed una catena logistica complessa, IKEA necessita di una soluzione stabile per il packaging degli acquisti online ed in negozio.
Gamma di prodotti
Sostenibilità
Supply chain
Packaging innovativo
Packaging a base di funghi
All’inizio del 2019, l’azienda ha annunciato l’impiego di packaging a base di funghi, basato sul micelio e sulla coltivazione agricola del materiale sorgente. Il concetto innovativo costituisce il passo successivo nella diminuzione del quantitativo di imballaggi in EPS utilizzati dall’azienda.
Questo materiale innovativo ha diversi benefici per l’ambiente:
- meno rifiuti marini,
- un’enorme riduzione del 90% di emissioni di carbonio,
- ed un utilizzo di energia minore durante la produzione.
Date le dimensioni dell’azienda e la sua potenziale influenza, la scelta di questo packaging innovativo può portare ad una riduzione dei numeri preoccupanti del settore di packaging, che mostra come il 50% di packaging mondiale sia ancora fatto di plastica. Inoltre, IKEA è sempre stata associata con un approccio all’avanguardia per quanto riguarda il combinare la crescita dell’azienda con l’impegno per la sostenibilità e questa ne è un’ulteriore prova.
Packaging a base di cartone
Più del 90% del packaging impiegato per le consegne di IKEA è costituito da scatole a base di fibre
Il cartone e la carta sono elementi chiave per i prodotti di IKEA, e questi 2 materiali sono altamente sostenibili. Le alternative a base di micelio aiutano ad eliminare gli inserti in plastica ed i prodotti leggeri che fan parte di piccoli articoli disponibili da IKEA. Tuttavia, il cartone e la carta hanno contribuito nella rimozione del packaging con EPS (polistirene espanso) dalla catena di distribuzione del brand.
A partire dal 2019, di 900.000 tonnellate di packaging prodotto da IKEA annualmente, più del 92% è a base di fibre. Inoltre, la maggior parte può essere facilmente riciclata, soprattutto se paragonata al polistirene espanso. Questa è anche la chiave di apprendimento per i progetti di Packhelp Pro: i nostri clienti scelgono il cartone ondulato perchè è un’ottima alternativa a qualsiasi soluzione di spedizione a base di plastica.
Allan Dickner, Manager del Packaging Development di IKEA Svezia ha spiegato che più del 75% dei consumatori trasportano da soli i prodotti che acquistano in negozio a casa, ed apprezzano l’alta durevolezza del cartone. Dickner ha anche aggiunto che il cartone ondulato è il primo punto di contatto con il brand dei clienti online, e dato che l’obiettivo di IKEA è puntare maggiormente sulle vendite online, queste scatole diventano un mezzo di branding essenziale.
L'opinione degli esperti
Artur Oboleński, Head del Packhelp Lab, condivide la sua opinione con la strategia di supply chain di IKEA.
La svolta da EPS a cartone
La sicurezza dei prodotti durante il trasporto è l’elemento principale per qualsiasi tipo di packaging: è una delle sue funzioni essenziali. L’EPS fa solo questo ed è economico, disponibile e facilmente producibile. Tuttavia, è troppo economico, disponibile e facile da produrre… ma difficile da disintegrare. Riempire la scatola con un materiale alternativo leggero, non costoso ed abbastanza morbido è una sfida.
Sviluppare la loro strategia di packaging intorno all’utilizzo del cartone e della carta ha aiutato IKEA a fare un passo enorme verso la sostenibilità, e riscontriamo ciò anche nel caso di molti dei nostri clienti. Analizzando la complessità della propria supply chain, ogni azienda sarà in grado d’identificare in che modo queste soluzioni eco-friendly possono essere implementate.
Highlights
92%
of shipping packaging of IKEA is fiber-based, and is easily recyclable
90%
less of carbon emissions is generated by new, mushroom-based packaging
900.000
tones of packaging is produced annually by IKEA
L'opinione degli esperti
Trovare materiali alternativi
Il packaging a base vegetale (che si tratti di fibre o biopolimeri) assicura alle aziende credibilità del proprio impegno per la sostenibilità. Ciò vale ancora di più nel caso delle preoccupazioni per i rifiuti oceanici e le ultime normative, specialmente in Europa. I costi di conformità sempre più alti, spinti dalla pubblica domanda, hanno l’obbiettivo di dare una svolta al prezzo che abbiamo pagato per anni: inquinamento o paesaggi rovinati dall’accumulo di spazzatura.
Sostengo il team di IKEA non solo perchè sono riusciti a far funzionare un’ottima idea, ma anche perchè, con la loro gamma di prodotti e la complessità della supply chain, è difficile esagerare quando si parla degli enormi sforzi fatti finora (e ancora da fare). L’investimento R&D deve essere stato significativo, ma c’è ancora del rischio associato con l’impiego di qualsiasi nuovo materiale. L’evidente rischio di approvvigionamento legato alla nuova soluzione ed al bisogno di lavorazione di breve durata necessita di un altro piano di mitigazione.
L'opinione degli esperti
L’effetto globale
Apprezzo anche l’impatto che questo progetto avrà, si spera, su altri marchi globali. Un altro effetto è l’apporto di liquidità per nuovi player economici, come startup ecologiche che si concentrano sull’ingegneria dei materiali. Inoltre, va calcolato il potenziale educativo nei confronti dei consumatori mondiali (“non possono essere davvero funghi, no?!”).
Di qui in poi, IKEA dovrà concentrarsi su ottimizzare la supply chain della soluzione; le sue operazioni globali richiederanno una mappatura intelligente dei piani di packaging così da riflettere la rete di produzione di mobili ed articoli di arredo. Ci deve dare grande rilevanza allo sviluppo dei fornitori: iniziative per discutere la sicurezza con l’efficienza del processo di lavorazione e l’impiego di metodi ancora più efficaci. Si dovrà toccare il tema della consistenza della qualità così che la funzionalità degli inserti si mantenga. Tutto il duro lavoro (fatto finora e ancora da fare) troverà riscontro nella fedeltà dei clienti, i quali realizzeranno che, in fin dei conti, l’azienda ci tiene e si impegna come possibile.