Tipi di cartone: quali sono i migliori da utilizzare per il tuo packaging
Iscriviti ora! Ricevi il 5% di sconto.
Iscrivendoti alla nostra newsletter otterrai il 5% di sconto sul tuo primo ordine.
Adesso sei iscritto!
In questo articolo:
Ci sono diversi tipi di cartone sul mercato, proprio grazie ai tanti modi in cui possiamo usarlo nella vita di tutti i giorni.
Con diversi spessori, forme e dimensioni, il cartone può essere un materiale incredibilmente resistente e allo stesso tempo leggero, e può avere anche ottime proprietà termodinamiche.
Le scatole di cartone, infatti, non sono tutte uguali.
La scelta sbagliata di un tipo di cartone può portare a dei seri problemi legati alla spedizione e allo stoccaggio.
I vantaggi del cartone per imballaggio vengono meno se si sceglie una soluzione inadatta allo scopo, perché può portare problemi legati alla spedizione e all’immagazzinamento.
Ecco perché è necessario acquistare la combinazione di cartone ideale per la tua azienda.
Questo articolo esaminerà i tipi di cartone più comuni utilizzati nell'industria degli imballaggi e spiegherà perché con la scelta di determinate tipologie, vai sul sicuro.
Iniziamo osservando di cosa è fatto esattamente il cartone.
Tipi di carta e cartone e i loro usi
Prima di addentrarci tra le diverse varietà di cartone, è fondamentale sapere quali tipologie di carta o polpa di carta vengono utilizzate per realizzare il cartone.
Questi tipi di carta differenziano il cartone con diverse proprietà e determinano il modo in cui possiamo utilizzarlo.
Analizzando tutti i possibili usi, ci sono due “tipi”' di carta usati per fare il cartone: la carta kraft e la carta Testliner.
La carta kraft è generalmente realizzata con alberi di conifere vergini come pino, abete rosso e abete bianco.
Il termine “vergine” indica che le fibre della polpa di carta sono nuove e che non sono state riciclate a partire da qualcos'altro.
La natura vergine di queste fibre di legno e il processo di produzione che richiede rendono la carta kraft incredibilmente resistente e il tipo di cartone che ne deriva è quello più semplice su cui stampare.
Questi motivi rendono la carta kraft il tipo di carta più comune utilizzato sulle superfici di cartone che verranno stampate e sulle parti che richiedono integrità strutturale.
Il nome carta Testliner o “carta da macero”, invece, significa semplicemente che la carta è composta prevalentemente da fibre riciclate.
Tuttavia, dato che le fibre di legno sono state decomposte per trasformare un prodotto in carta in pasta di carta e poi in nuovo cartone, non è così resistente o facile da stampare come la carta kraft.
Questo fattore la rende meno costosa ma verrà utilizzata principalmente su superfici che non saranno visibili.
Sia la carta kraft che quella Testliner sono generalmente costituite da due strati laminati.
Lo strato di base viene utilizzato per conferire resistenza, mentre lo strato superiore di migliore qualità viene utilizzato per la stampa e per un fattore estetico.
Gli strati per la carta Testliner e kraft sono le tipologie di pellicole più popolari e utilizzate, ma non sono le uniche che sono utilizzate come strato di base e di copertura.
Tra le diverse varianti, infatti, ci sono tipi di strati che sacrificano l’aspetto visivo preferendo la resistenza, quelli che vengono sbiancati per creare una base bianca, e quelli realizzati con contenuto più o meno riciclato.
Tipi di cartone per scatole e packaging
Quali sono i tipi di carta da imballaggio?
Quando si parla di carta per imballaggi e packaging, cioè quella usata per confezionare, avvolgere e imballare oggetti, si distinguono tre categorie:
- cartone ondulato: molto rigido e leggero. È perfetto per imballaggi e spedizioni
- carta da pacchi: robusta e resistente a eventuali strappi, di colore marrone, nota comunemente con il nome “carta kraft”. È la più utilizzata per il confezionamento grazie alla sua resistenza
- carta velina: molto sottile, semitrasparente. È l’ideale per avvolgere vestiti e piccoli indumenti
Dai un'occhiata alla carta velina nel nostro shop: tutta da personalizzare!
Anche se come abbiamo visto i tipi di cartone per scatole e packaging sono tre, la tipologia più comune di cartone è quella del cartone ondulato.
Ma come si forma il cartone ondulato?
Tipi di cartone ondulato
In poche parole, il cartone ondulato è costituito da tre diversi elementi: uno strato di cartone ondulato/con scanalature/corrugato inserito tra altri due strati piatti di cartone.
Ogni lato del cartone con scanalature è incollato e attaccato agli strati piatti, ed è proprio lo strato corrugato che conferisce al cartone ondulato la sua resistenza.
Peso e spessore (g/m²)
Un altro elemento da considerare è lo spessore della carta, poiché è evidente che più è elevato e più ha un impatto significativo sulla resistenza del cartone.
La misurazione dei grammi per metro quadrato (g/m²) è il metodo standard per misurare quanto sia spessa e pesante un tipo di carta.
Ti sarà capitato di vedere, ad esempio, la grammatura del cartone spiegata come "135/155K". Ciò significa che lo strato interno è 135 g/m² (grammi per metro quadrato) e quello esterno è 155 g/m², con la lettera K che indica il cartone di tipo kraft.
Tipi di "pareti" per scatole
I tipi di "pareti" sono importanti quando si parla dei tipi di cartone utilizzati negli imballaggi. E se sei arrivato a leggere fino a qui sul cartone, probabilmente hai un certo interesse per il packaging!
Quando le due superfici piatte e lo strato scanalato di cartone si uniscono per creare una scatola, questa viene generalmente chiamata scatola a "onda singola" o "parete singola" perché c'è un'unica parete di cartone.
Qui in basso puoi vedere una “parete singola”.
Tuttavia, puoi aggiungere un altro strato scanalato e un altro rivestimento a questa parete di cartone già esistente e creare una scatola “a doppia parete” (o a doppia onda).
Questo tipo di imballaggio è una soluzione ideale per articoli grandi o pesanti, ma anche per articoli “fragili” che necessitano di una protezione aggiuntiva durante il processo di spedizione.
Di seguito puoi vedere una pila di cartoni con scanalatura EB (doppia parete).
Se poi abbiamo a che fare con componenti automobilistiche o di tipo industriale ancora più pesanti, la protezione più adeguata è quella di imballaggi “a tripla parete” (o a tripla onda).
Il cartone può essere stratificato all'interno di una scatola anche per migliorarne le proprietà termiche, nel caso in cui sia necessario mantenere il contenuto freddo o caldo.
Scopri di più su Psi Bufet e sui loro imballaggi termicamente isolati qui
Onde
Le onde sono, appunto, la parte "ondulata" del cartone. Il tipo di onda è fondamentale per definire l'integrità strutturale del cartone e quindi per determinare per cosa può e non può essere utilizzato.
Non sorprende inoltre che sia la scanalatura che contribuisce in modo significativo al peso e, di conseguenza, al costo del cartone.
Modificando l'altezza del corrugato e, quindi, la dimensione delle scanalature, il cartone assume proprietà del tutto nuove.
Esistono dimensioni standardizzate per le scanalature che vanno dalla E (molto fine), adatta per l'imballaggio al dettaglio e ideale per essere stampata, fino alla scanalatura A o B, che è spessa e solitamente adatta per imballaggi terziari pesanti.
Le dimensioni standardizzate comprendono uno spessore delle seguenti misure:
- Onda A: 5 mm
- Onda B: 3 mm
- Onda C: 4 mm
- Onda E: 1,5 mm
- Onda F: 0,2 mm
- Onda G: 0,5 mm
Qual è la differenza tra un’onda E e B?
Proprio lo spessore. L’onda B è più spessa, più pesante e quindi più resistente.
Come hai letto in precedenza, il cartone può essere a doppia o tripla parete e quindi avere un’onda EB o BC.
Queste combinazioni sono l’ideale per combinare la forza strutturale (onda B) con un perfetto rivestimento bianco su cui stampare (onda E).
Tra le scanalature più comuni per cartone a doppia parete ci sono:
Onda BC: 6mm; Onde B + C
Onda EB: 4,5 mm; Onde E + B
Onda AC: 8mm; Onde A + C
Esempi di onde e i loro usi
Come hai letto in precedenza, ci sono molte dimensioni standardizzate nell'industria del cartone, in particolare quelle relative al tipo di onde.
Ecco alcuni esempi di come vengono utilizzate queste scanalature di diverse dimensioni.
Ricorda: la dimensione dell’onda non è sequenziale. Un’onda C è più spessa di un’onda B, ma un’onda E è più sottile di una C. Un’onda A, inoltre, è più spessa di un’onda C.
Onda B
L’onda più comune utilizzata nelle scatole di cartone, l’onda B, è il tipo di cartone ideale per le scatole postali.
Onda C
L’onda C ha uno spessore compreso tra 3,5 mm e 4 mm: un po' più spessa di quella di un comune cartone e offre una migliore protezione dagli urti rispetto all’onda B.
Per questo motivo viene comunemente utilizzata nelle classiche scatole per trasloco e spedizione come imballaggio secondario o terziario.
È ottima per essere impilare ma la sua resistenza cederà rapidamente una volta raggiunta la sua massima capacità.
Onda E
L’onda E è il tipo di cartone ondulato più sottile prodotto sfuso.
Tra 1 mm e 1,5 mm di spessore, offre una buona protezione agli urti ed è anche la forma ideale di cartone ondulato su cui stampare.
Onda BC
Un tipo comune di cartone a doppia parete con uno spessore di circa 7 mm.
Una soluzione standard utilizzata nelle scatole di spedizione per prodotti pesanti e prodotti che richiedono un livello di protezione aggiuntivo.
Onda EB
Il meglio di entrambi i mondi: un’onda spessa insieme a una sottile.
Tra 4 mm e 5 mm di spessore complessivo, questa configurazione offre una superficie fantastica su cui stampare, ma anche resistenza e durata.
Conclusione
Comprendere il ruolo svolto dal cartone negli imballaggi è fondamentale per prendere le decisioni giuste nella progettazione del proprio packaging.
Se sei alla ricerca di imballaggi in cartone affidabili e di design, contatta il team di Packhelp e parlaci di quello di cui hai bisogno per confezionare al meglio i tuoi prodotti.
E intanto, se vuoi farti un'idea...