Logistica sostenibile: cos’è e perché è importante per la tua azienda

Aleksandra Owczarek
Aleksandra Owczarek | 5 minuti di lettura

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L’incredibile successo di e-commerce, mercati digitali e servizi di consegna a domicilio durante e post pandemia ha contributo nel 2022 a un incremento del settore logistica in Italia del 2,8% (come riportato dall’Osservatorio Contract Logistics "Gino Marchet").

Bene, no?

Sotto un ottica di “sostenibilità”, non molto.

La crescita di servizi a domicilio e supply chain produce anche un aumento di emissioni globali di CO2 (trasporto su gomma e via mare) e di rifiuti generati da imballaggi e resi.

Si stima che le particelle di materie plastiche provenienti da scarti e rifiuti degli e-commerce arriveranno a oltre 2000 milioni di tonnellate entro il 2025.

Come invertire questa tendenza? 

Scegliendo una catena di approvvigionamento e logistica sostenibile.

Questa guida è qui per aiutarti a comprendere meglio le questioni relative alla sostenibilità e come garantire che la tua logistica sia responsabile dal punto di vista ambientale e sociale.

In questo articolo, infatti, affronteremo le seguenti tematiche:

Logistica sostenibile: definizione

Sappiamo che quando parliamo di “logistica” intendiamo la gestione del flusso di beni, servizi e informazioni da un punto di origine a un punto di destinazione.

magazzino con prodotti

Ma cosa cambia con la “logistica sostenibile”?

La logistica sostenibile o logistica green è un approccio che considera l'impatto ambientale e sociale dell'intera catena di approvvigionamento e distribuzione di beni e servizi. 

L'obiettivo è quello di minimizzare l'impatto ambientale e massimizzare l'efficienza energetica, utilizzando tecnologie e processi eco-compatibili, riducendo le emissioni di gas serra, riducendo gli sprechi, e ottimizzando la gestione delle risorse, il tutto in linea con i criteri ESG.

Che cosa sono i fattori ESG?

L’acronimo ESG si riferisce ai 3 Pilastri della sostenibilità per l’Unione Europea: Environmental (ambiente), Social (società) e Governance (gestione aziendale ispirata a buone pratiche e a principi etici).

Questi criteri vengono utilizzati per valutare gli investimenti e l'approccio di un'azienda verso la sostenibilità.

In questo modo si è portati a minimizzare l'impatto ambientale delle attività aziendali e a migliorare la gestione della catena di approvvigionamento, dal momento dell'acquisto delle materie prime alla consegna al consumatore finale. 

Questo non solo porta a un futuro più sostenibile, ma migliora anche le prestazioni aziendali a medio e lungo termine.

Perché è importante scegliere una logistica green

La spinta dei clienti, delle parti interessate e dei dipendenti stessi ha indotto le aziende a riconsiderare le proprie politiche attuali.

Greenwashing e buone PR non bastano più: chi vuole rimanere in gioco, a lungo termine, deve adottare misure di sostenibilità e adattarsi alle attuali esigenze del mercato.

Quindi da dove cominciare, esattamente?

Come punto di partenza, diamo un'occhiata più da vicino alle due principali aree di interesse quando si parla di una catena di fornitura sostenibile: i fattori ambientali e sociali.

Ridurre l'impatto ambientale negativo

L'impatto delle catene di approvvigionamento sul cambiamento climatico e il suo ruolo nell'inquinamento ambientale è stato ampiamente documentato.

I dati di McKinsey ci mostrano che la catena di fornitura di un'azienda di consumo standard genera costi sia sociali che ambientali su scala molto più ampia rispetto alle proprie operazioni, con oltre il 90% di impatto negativo sull'ambiente.

strutture industriali viste dall'alto

Ciò significa essenzialmente che se un'azienda vuole diventare rispettosa dell'ambiente, deve iniziare con la sua catena di approvvigionamento.

Le principali aree di interesse qui sono l'arresto della deforestazione, la riduzione delle emissioni di CO2 e la diminuzione della quantità di plastica che inquina l'ambiente.

È, dopotutto, quello che chiedono i consumatori quando si dichiarano disposti a spendere di più per prodotti che provengono da marchi ecologici.

Garantire i diritti umani sul posto di lavoro

Garantire condizioni di lavoro sicure e rispettare le norme in materia di salute e sicurezza sono i principali punti di discussione quando si tratta di ridurre l'impatto sociale negativo nella catena di fornitura.

Il rispetto dei diritti umani, infatti, costituisce la base per raggiungere un progresso sostenibile che non si limita alla semplice osservanza delle leggi vigenti. 

Temi come il rispetto delle diversità, la promozione di pratiche lavorative giuste e favorevoli e la non discriminazione sono sempre più importanti a livello europeo e internazionale. 

addetto logistica in un magazzino

Per il settore privato, è importante assicurare il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura. Ciò implica l'eliminazione di ogni forma di discriminazione e lavoro forzato o minorile, la promozione della parità di genere, la valorizzazione delle diversità e l'inclusione dei gruppi vulnerabili. 

Inoltre, le condizioni di lavoro devono essere dignitose, con un'attenzione particolare alla salute e alla sicurezza sul lavoro, alla libertà di espressione e alla contrattazione collettiva.

Proprio per questo le aziende dovrebbero impegnarsi al massimo per verificare che i fornitori rispettino i diritti umani dei propri dipendenti e seguano i codici di condotta.

Quali sono i passi da fare per una supply chain più responsabile

In questi ultimi anni problematiche come carenza di prodotti, ritardi nella produzione e prezzi sempre più alti sono purtroppo diventati sempre più comuni per le catene di approvvigionamento in tutto il mondo.

Le aziende lottano con un lungo processo di approvvigionamento dei fornitori, mancanza di dati in termini di logistica e produzione, processi di controllo inefficienti e comunicazione disgiunta tra le parti coinvolte.

Affrontare questi problemi non è facile: richiede un approccio olistico all'intero processo e, in molti casi, un cambiamento completo nel modo in cui una determinata azienda gestisce la propria supply chain.

Se infatti l’obiettivo è quello di adottare una logistica sostenibile, è necessario pianificare iniziative per modificare i processi esistenti, introdurre nuove tecnologie, adattare le infrastrutture, gestire le flotte, il deposito delle merci e la gestione dei resi. 

container di merci visti dall'alto

Diamo un'occhiata più da vicino alle soluzioni.

1. Mappare la filiera e i suoi processi

Per individuare tempestivamente i problemi, dobbiamo individuare da dove provengono.

Ecco a cosa serve la mappatura della supply chain: raccogliendo e documentando i dati su ogni parte coinvolta nella rete della tua catena di approvvigionamento, puoi individuare problemi di sostenibilità come emissioni e rischi simili e concentrarti sull'eliminazione dei problemi all'origine. 

In questo modo puoi raccogliere non solo informazioni sui tuoi fornitori, ma anche sui loro fornitori e classificarli in base al livello di rischio.

2. Stabilire strategie di approvvigionamento efficienti

La trasparenza è la chiave per una supply chain altamente funzionante. Quando si tratta di garantire il rispetto dei criteri di sostenibilità, le aziende necessitano di adeguate strategie di approvvigionamento per verificare i fornitori con cui lavorano.

Avere un codice di condotta a cui i fornitori devono attenersi, verificare se seguono le normative in vigore, nonché verificare regolarmente in termini di sforzi e pratiche di sostenibilità è un buon modo per garantire che i criteri siano soddisfatti.

3. Utilizzo di mezzi elettrici per l’ultimo miglio

Il commercio online sta generando un notevole aumento del traffico urbano e, di conseguenza, sta contribuendo all'aumento dell'inquinamento atmosferico. 

Per affrontare questo problema, una soluzione sarebbe quella di agire sull'ultimo tratto della consegna, utilizzando mezzi elettrici che emettono meno CO2 e che non sono soggetti a pedaggi e limitazioni di circolazione. 

illustrazione 3d di un camion per le consegne su smartphone con puntatore di posizione
Image by mamewmy on Freepik

Oltre ai costi di gestione ridotti e al basso impatto ambientale, con la scelta di veicoli green si migliora anche la propria reputazione agli occhi dei consumatori, avvicinando l'azienda al loro sistema di valori.

4. Ottimizzazione dei carichi e delle flotte

Una gestione più efficiente dei veicoli e una riduzione dei costi e dell'impatto ambientale è possibile investendo in veicoli con minori emissioni inquinanti e utilizzando sistemi di pianificazione delle attività di trasporto che calcolano i tragitti più efficienti e favoriscono l'ottimizzazione del carico attraverso il loro raggruppamento.

5. Rafforzare la collaborazione a tutti i livelli

Garantire la sostenibilità non è solo una questione di procedure interne e comunicazione. Deve essere un obiettivo condiviso tra tutti i membri del tuo team, le parti interessate e soprattutto i tuoi fornitori.

Al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità di un'azienda per il futuro, oltre a garantire che la conformità sia tenuta in considerazione, l'intera rete della catena di fornitura deve impegnarsi per diventare più consapevole dal punto di vista sociale e ambientale.

6. Scegliere un packaging sostenibile

Le aziende sono giudicate direttamente dai consumatori in base alla sostenibilità dei loro imballaggi. 

Utilizzando imballaggi costituiti interamente da materiali riciclabili, le aziende possono ridurre drasticamente il loro impatto ambientale, ma ci sono anche altre misure che possono essere adottate per migliorare la sostenibilità aziendale. 

Packaging sostenibile

La soluzione ideale è quella di avere imballaggi su misura, che non solo consentono di risparmiare spazio in magazzino e durante il trasporto, ma proteggono anche meglio i prodotti. 

Ridurre i danni subiti dai prodotti durante il trasporto, infatti, comporta una riduzione dei resi, il che rappresenta un vantaggio competitivo significativo.

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7. Infrastrutture ecosostenibili

La logistica sta vivendo una grande rivoluzione incentrata principalmente sulle infrastrutture dei magazzini. La tendenza predominante è quella di ristrutturare quelli già esistenti e costruirne di nuovi più sostenibili dal punto di vista ambientale. 

Gli edifici ecosostenibili sono il risultato di nuove normative che promuovono la costruzione di magazzini moderni e più efficienti dal punto di vista dei materiali di costruzione e del riciclaggio.

pannelli solari su un edificio in mezzo alla natura

In particolare, viene data molta attenzione ai consumi di acqua ed energia elettrica, con l'obiettivo di rendere il magazzino autosufficiente e in grado di produrre energia pulita per gli operatori. 

Inoltre, i magazzini "green" stanno diventando sempre più automatizzati, utilizzando sistemi elettrici intelligenti e sensori di movimento per illuminare solo le aree in uso e impiegando soluzioni robotizzate per le attività di movimentazione, stoccaggio e preparazione degli ordini.

Esempi di logistica sostenibile

Il settore della logistica in Italia sta muovendo passi importanti verso la sostenibilità.

Vediamo di seguito alcuni esempi di aziende che hanno già investito nella logistica sostenibile. 

Prada

Il nuovo centro di distribuzione di Prada a Levanella, nella provincia di Arezzo, è composto da tre edifici con una superficie totale di 44.000 metri quadrati. 

La climatizzazione dell'impianto sfrutta la geotermia per funzionare in modo efficiente e ogni edificio è equipaggiato con pannelli solari fotovoltaici e illuminazione a led.

Fendi

Fendi ha da poco inaugurato il nuovo polo Fendi Factory di 30.000 mq in provincia di Firenze, che rappresenta un passo avanti verso la produzione sostenibile: oltre 3.500 mq coperti da pannelli solari e aree di parco con un uliveto di 700 piante che producono ogni anno 900 litri di olio.

Il polo è stato inoltre progettato per ottenere entro quest’anno la certificazione Leed Platinum, che attesta le prestazioni degli edifici in termini di risparmio energetico e idrico, riduzione delle emissioni di CO2 e miglioramento della qualità ecologica degli interni.

Barilla

L'azienda italiana produttrice di pasta, osservando il suo Rapporto di sostenibilità Barilla, si conferma come una delle più innovative e attente all’ambiente.

confezioni di pasta marca Barilla

Il gruppo Parmense ha scelto di utilizzare un packaging 100% riciclabile, materie prime coltivate in modo sostenibile, e ha adottato una flotta di veicoli a basse emissioni, implementando tecnologie avanzate per ottimizzare i percorsi e ridurre le emissioni di CO2.

Coop

La catena di supermercati Coop, tra le prime aziende nel 2021 a diventare ambasciatrice della Carta etica del packaging, ha adottato una strategia di sostenibilità che tra le altre cose ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2, utilizzando veicoli a basse emissioni e implementando tecnologie avanzate per l'ottimizzazione dei percorsi.

Una gestione aziendale sostenibile che fa bene al brand

È incoraggiante constatare che un numero crescente di consumatori è disposto a modificare le proprie abitudini di acquisto per ridurre la propria impronta di carbonio. 

Ecco perché le aziende, adesso più che mai, sono chiamate ad adottare in maniera sistematica gli step che abbiamo visto per il raggiungimento di una gestione e logistica sostenibile a 360 gradi.

Le iniziative che le compagnie possono intraprendere, inoltre, oltre a ridurre l'impatto ambientale, potrebbero anche migliorare la fedeltà dei clienti, la loro esperienza e la loro propensione a comprare nuovamente (e talvolta pagare di più) i prodotti.

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