Il futuro del Retail: gli effetti del covid sul commercio al dettaglio e le vendite

Aleksandra Owczarek
Aleksandra Owczarek | 8 minuti di lettura

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Gli anni di pandemia hanno avuto un impatto enorme su ogni aspetto della nostra vita e dei nostri consumi; settore retail compreso. 

Per quanto la storia ci insegni che alcuni avvenimenti tendono a ripetersi, nessuno nel 2020 avrebbe mai anticipato quello che poi abbiamo vissuto.

Le parole lockdown, DPCM, restrizioni, mascherine, distanza sociale e coprifuoco non formavano sicuramente parte del nostro vocabolario giornaliero.

Eppure ci siamo tutti dovuti adattare.

A livello globale, quest' evento storico tragico ha avuto un impatto non indifferente su ogni cosa ed ha messo quasi tutto in pausa per ormai oltre un anno. 

Che effetto ha avuto sugli e-commerce ed il settore retail? Ne parliamo nel dettaglio in quest’articolo! 

Ecco cosa tratteremo:

retail e acquisti online

Il boom degli acquisti online e degli e-commerce in tempi di covid

In un periodo complesso in cui si poteva riempire il tempo solo stando a casa, il quantitativo di italiani che ha effettuato acquisti su internet è aumentato notevolmente. 

Secondo uno studio, si parla di un aumento degli acquisti online dell’oltre 20%

Ciò non ci sorprende. Nel corso degli ultimi 10 anni, acquistare online è diventato qualcosa di sempre più rutinario. 

Vi sfidiamo a trovare una persona che non abbia mai acquistato su Amazon o su qualche altro retailer online! 

Perciò, non è assurdo che, in un periodo difficile, nel quale la vita normale è stata tragicamente messa in pausa e nel quale ognuno di noi si è trovato in momenti di difficoltà, effettuare acquisti online rappresentava un piccolo momento di gioia e di sollievo, seppur temporaneo.

Quest’ambito delle nostre giornate non è cambiato e anzi, in quel periodo, ci dava forse più apparente soddisfazione che mai. 

Inoltre, il tempo a disposizione era molto maggiore e, con i negozi retail chiusi per mesi, fare acquisti online era un processo quasi ’obbligato’. 

Cos’ha comportato l’allentamento delle restrizioni in ambito retail?

La fine del primo lockdown a Giugno 2020, così come la fine del terzo lockdown a Maggio 2021 ha portato dei cambiamenti ed influenzato i comportamenti di noi tutti.

Infatti, l’allentamento delle restrizioni e la riapertura dei negozi retail e delle realtà locali sono stati decisivi nell’influenzare le scelte di acquisto degli italiani. 

Il ritorno a una semi-normalità e la riapertura dei negozi ha spinto sempre più persone ad acquistare in loco. 

Perciò il settore retail e del commercio al dettaglio hanno visto un boom insolito, cosa che non avveniva dai tempi pre-pandemia.

Vediamo come mai!

retail e commercio al dettaglio
Crediti foto: Anthem Brand Co.

Il boom del retail post covid: come mai il commercio al dettaglio è ‘rinato’?

Con la ripresa delle attività e la possibilità di tornare ad avere una vita semi-normale, post vaccinazione, dopo un anno difficile per tutti, ciò che si è rivelato essere essenziale è stata la necessità di uscire e vivere al di fuori delle mura della propria casa. 

1. Voglia di normalità e la possibilità di riprender parte ad attività tipiche pre-covid

Sentiamo tutti questo bisogno di vivere, socializzare, fare cose e passare il tempo all’aperto, o comunque non a casa nostra.

Alcuni di noi sono tornati a lavorare in ufficio, la maggior parte di noi lavora comunque da casa.. eppure poco cambia! Questa è un’esigenza condivisa. 

Ovviamente, ciò si riflette sulle nostre decisioni d’acquisto.

Non abbiamo più tutto il tempo che avevamo a disposizione per gli acquisti online durante i lockdown, e in più il nostro umore è nettamente migliorato (per la maggior parte). 

Ciò vuol dire che se nel mezzo della noia, decidevamo di acquistare un nuovo prodotto di makeup o una bella maglietta da indossare post-covid… ora occupiamo quel tempo per incontrare i nostri amici e vivere finalmente la vita ‘post-covid’ che abbiamo tanto aspettato.

La shopping therapy non ha più grande riscontro, mentre la ‘living life to the fullest therapy’ (terapia del vivere la vita appieno) va alla grande! 

retail vita post covid: aperitivi e vita sociale

Infatti, cose tipiche della vita pre-covid e che erano solite stancarci al tempo, sono ora più apprezzate e praticate che mai! Andare a fare shopping con gli amici o incontrarsi per una passeggiata o un aperitivo in centro, frequentare le zone delle città che hanno ripreso vita, sono tutte cose che ora vediamo con occhi diversi. 

Dopo esserne stati privati per mesi, per giuste motivazioni, le percepiamo ed apprezziamo in maniera diversa.

Entrare in un negozio, provare un capo, vederlo dal vivo e valutare sul momento se lo vogliamo o meno era un qualcosa che davamo per scontato. Poter tornare a farlo, l’ha resa nuovamente un’attività interessante.

Dicono che si apprezzi davvero qualcosa quando la si perde, il covid ci ha fatto capire quanto ciò sia vero, delle cose anche più semplici.

2. Supportare le realtà locali e la crescita del retail

Siamo tutti ben coscienti di quanto il covid abbia avuto un impatto economico tragico sul settore della ristorazione e delle realtà locali. 

Negozietti retail tipici che non operavano online, così come i bar e i ristoranti, hanno avuto perdite enormi in questi anni. Talmente tanto che le attività che hanno fallito e si sono trovate costrette a chiudere in Italia nel 2020 sono 73.000, per un totale del 7,3% di tutte le imprese italiane.

Per questo motivo, la volontà di aiutare come possibile le aziende in difficoltà si è fatta sempre più forte nel cuore di noi consumatori. 

cibo d'asporto e delivery

Il settore del Food & Grocery delivery, cibo e spesa di asporto, in periodo di lockdown è aumentato tantissimo. Nel 2020 era aumentato del 84% rispetto al 2019, per un fatturato di oltre 2,9 miliardi di euro. Nel 2021, la crescita è stata ancora maggiore: ad ora si calcola il 38% ed un fatturato di 4,3 miliardi. 

Ora, per quanto si sia tornati a fare pranzo o cena fuori, continuiamo comunque ad ordinare cibo d'asporto grazie alla facilità dell’utilizzo delle app a disposizione: Glovo, Deliveroo, JustEat, ecc.

Una situazione simile, seppur in scala molto minore, è notabile per piccoli negozi ed il commercio al dettaglio, che viene supportato proprio grazie alla voglia di di aiutare le realtà locali.

Un'altra strada da intraprendere, vista di buon occhio dai consumatori, è quella della sostenibilità.

Dai un'occhiata a questo video per vedere come il brand Kuyichi ha sviluppato il suo business di denim organico:

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3. Gli svantaggi degli acquisti online vengono evidenziati

Se acquistare online è generalmente qualcosa di super vantaggioso, apprezzato dalla maggior parte della popolazione, si può dire che ha anche alcuni, seppur piccoli, svantaggi.

Questi, in un mondo che si è riaperto, sono ulteriormente accentuati e resi prominenti.

Quali sono?

In primis, il non avere l’articolo in maniera istantanea post acquisto e dover aspettare la consegna.

Oggigiorno le consegne sono super rapide, tuttavia anche la consegna più rapida non soddisfa il nostro bisogno di avere una cosa nel momento esatto in cui la desideriamo. Il commercio al dettaglio fa questo alla perfezione.

Inoltre, dover aspettare per la consegna può essere fastidioso, considerando anche gli ipotetici ritardi o danni agli ordini che possono esserci.

acquisti online e consegna

Infine, se il prodotto poi non risulta essere come le foto viste sul sito o non soddisferà le nostre aspettative come pensavamo avrebbe, dovremo effettuare il reso e poi aspettare che il rimborso venga effettivamente caricato sui nostri conti.

Insomma, processi semplici che hanno rivoluzionato le nostri abitudini di consumo, ma che nel momento attuale si sono rivelati essere in parte svantaggiosi.

Quali realtà online resteranno invariate nel 2021?

A prescindere da quali saranno i trend futuri per l’e-commerce ed il settore retail o  commercio al dettaglio, possiamo essere certi che alcuni online retailers non noteranno grossi cambiamenti o perdite eventuali. 

Tra questi, ovviamente ci sono Amazon e Zalando; due retailers che assicurano uno standard alto di varietà di offerta e qualità del servizio per i clienti, difficilmente per i lavoratori.

Entrambi vengono scelti spesso dagli italiani e pare che questa tendenza non cambierà a breve. Complice di ciò anche la possibilità di effettuare resi in maniera davvero semplice e veloce, e quasi su tutti i tipi di prodotti. 

Infine, crediamo che anche Etsy rientri in questa categoria dal momento che è un tipo di online retailer dove è possibile acquistare prodotti personalizzati o fatti a mano, che era già di successo pre-pandemia, e che durante la pandemia ha avuto ulteriore riscontro.

Infatti, a differenza dei primi 2, questo è l’online retailer che permette di supportare piccole realtà, artigiani e piccoli business! E questo è un aspetto rilevante delle abitudini di consumo di beni attuale.

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Quali innovazioni potrebbero rendere il settore retail ancora più interessante?

Ciò che ha permesso a diversi negozi retail che non offrivano beni necessari di restare aperti durante i periodi di lockdown era l’opzione del Click & Collect.

Infatti, in questi casi lo shopping e l’acquisto avveniva online, ma il cliente si recava poi in negozio a ritirare il proprio ordine. 

Ciò rende i negozi fisici più interessanti agli occhi di molti, ed al contempo aumenta le possibilità di aumentare le vendite, dal momento che una volta in negozio, il cliente può essere tentato e decidere di acquistare altro sul momento. 

Inoltre, un aspetto ormai integrato quasi ovunque, che è ugualmente interessante, è la possibilità di pagare contacless. Con il passare degli anni tendiamo sempre meno ad avere contanti con noi, tuttavia le nostre carte e i nostri smartphone sono sempre con noi e con questi è possibile pagare contactless.

Infine, creare eventi ed esperienze che diano risalto alla bellezza dell’acquisto in negozio retail, in compagnia, sono anch’essi fattori che possono invogliare ulteriormente i clienti a recarsi nei negozi ed acquistare direttamente li.

retail e pagamento contactless

Quali innovazioni invece potrebbero migliorare l’esperienza di shopping online?

Cosa può rendere lo shopping online invece più interessante e mantenere alto l’interesse degli italiani verso il mondo e-commerce, pure in un periodo di vita semi-normale? 

Ecco alcune opzioni, che stanno diventando sempre più diffuse: 

  • Buy Now, Pay Later (acquista ora, paga in seguito): permette di acquistare, ricevere i propri prodotti e, solo successivamente, l’importo verrà scalato dal conto del cliente. Ciò assicura che il pagamento avvenga solo ad avvenuta consegna, e che qualora ci siano problemi, ciò non intacchi le tasche del consumatore preventivamente. 
  • Pagare a rate anche per piccoli importi, come 30/50€: è il caso di sistemi come Klarna o Scalapay, che consentono al cliente di pagare un primo piccolo quantitativo al momento dell’ ordine, e successivamente le rate restanti verranno scalate automaticamente dal conto mensilmente. Quest’opzione è già attiva in italia in negozi retail come Sephora, ad esempio, ed è valida solo per acquisti effettuati online.
  • Infine, l’opzione pagamento tramite Satispay è sicuramente ulteriormente interessante. Questo sistema ha avuto enorme riscontro nell’ultimo anno grazie al cashback di stato; infatti, moltissime persone e business si sono adoperati per unirsi al mondo di Satispay. Un servizio che una volta provato è difficile abbandonare, non tanto per la rarità del servizio stesso, quanto per la diffusione enorme che lo contraddistingue sul territorio italiano. Non risulta assurdo quindi che, se si trova un negozio online che permette di pagare con Satispay (cosa ancora molto rara), il cliente sarà piacevolmente sorpreso e tenderà a favorirla come opzione. Anche solo per la facilità del processo! Servono davvero pochissimi passaggi per effettuare un pagamento con questa app.

 

 

retail e pagamento con satispay
Crediti foto: punto-informatico.it

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Il futuro del retail: cosa possiamo aspettarci?

Ad ora è difficile predire cosa ci aspetta e quali saranno i trend dei mesi ed anni a venire.

Tuttavia, non abbiamo dubbi che seppure la preferenza ad acquistare online resterà costante e e continuerà ad essere rilevante, l'interesse del singolo di supportare le realtà locali è sempre più forte.

E questo non può che continuare a riflettersi sulle abitudini di consumo e sul settore retail.

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